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Dopo COP21 verso emissioni zero e 100% rinnovabile

Dopo COP21 sui cambiamenti climatici
verso emissioni zero e 100% rinnovabile – verso un nuovo modello sociale

L’accordo raggiunto alla Conferenza di Parigi (COP21) sui cambiamenti climatici si pone l’obiettivo di lungo termine di contenere il rialzo della temperatura media del nostro pianeta ben al di sotto dei 2 gradi, sforzandosi di rimanere sotto la soglia di sicurezza di 1,5 gradi. L’accordo, quindi, indica la direzione di marcia verso un futuro libero dalle fonti fossili. Gli impegni assunti dai vari paesi però sono inadeguati, non all’altezza dell’obiettivo e delle sfide ambientali e sociali che i cambiamenti climatici pongono. La somma degli impegni attuali presentati a Parigi, infatti, proietta il mondo verso uno scenario di aumento della temperatura di almeno 2,7 gradi centigradi.

Per attuare l’accordo di Parigi, per dargli concretezza e allinearlo verso l’obiettivo +1,5°, è necessario sollecitare la ratifica dell’accordo e rivedere tali impegni definendo target più ambiziosi.

Già oggi, infatti, gli effetti dell’alterazione del clima hanno subito un’escalation e l’intreccio dei fenomeni della migrazione ambientali e delle guerre, che fanno del Mediterraneo uno dei centri nevralgici per uno sviluppo sostenibile e pacifico, ci pongono di fronte alla drammatica impellenza di arrestare l’aumento della temperatura e avviare azioni per l’adattamento.

La trasformazione energetica, ormai in atto, è inarrestabile ma ha bisogno di essere accelerata, messa a sistema perché è un fattore determinante per invertire il trend negativo ed avviare la costruzione di un futuro sostenibile.

In Italia, nonostante i proclami governativi, tarda ad essere avviata una Strategia per una giusta transizione verso un’economia decarbonizzata, capace di creare crescita occupazionale e garantire il raggiungimento degli obiettivi ambientali.

La crescente mobilitazione internazionale e l’impegno della società civile in ogni angolo del pianeta oltre ad attivare una pressione sui governi per una strategia mondiale sostenibile ha avviato una partecipazione collettiva sul futuro del pianeta.

La crisi climatica ha sollecitato molti ambiti sociali a sviluppare “una critica al modello sociale” evidenziando forti legami e interdipendenze tra le politiche ambientali, sociali ed economiche. Una critica ed una proposta di cambiamento che negli SDGs con i suoi 17 obiettivi e 169 azioni, disegna l’AGENDA per lo sviluppo sostenibile.

In Italia, la Coalizione Italiana per il clima, una forma aggregante di oltre 250 organizzazioni (Enti locali, sindacati, studenti, gruppi informali, comitati, comunità religiose, imprese sociali, associazioni ed enti riconducibili al terzo settore …) oltre a tanti singoli cittadini, nata per organizzare in Italia la Marcia globale per il clima alla vigilia della COP 21, ha rappresentato una straordinaria esperienza di confronto culturale e politico che ha permesso di analizzare le connessioni degli aspetti ambientali, economici, sociali, geopolitici, culturali ed etici dei cambiamenti climatici, arricchendo le ipotesi di intervento collettivo ed il percorso di ogni singola organizzazione. La complessità delle analisi e delle proposte, in un contesto di confronto aperto e di partecipazione, di rispetto e di valorizzazione dei saperi e delle competenze, ha generato un “luogo di elaborazione di scambio e di azioni” che vogliamo tenere saldo e rafforzare.

La sfida è sapere agire diffusamente nei territori, moltiplicare le buone pratiche in ogni settore e luogo, incidere nelle scelte politiche ed economiche, negli stili di vita e di consumo di ognuno, nella diffusione dei saperi e della ricerca per diminuire le emissioni di gas serra e difenderci dagli effetti dei cambiamenti in corso, cambiare il modello economico, fare pace con la Terra e fra persone perseguendo una giustizia climatica che sappia rispondere al debito ecologico e generare una giustizia sociale che miri all’equità e alla redistribuzione delle ricchezze.

Proponiamo di continuare a lavorare con le stesse modalità, consapevoli che per vincere la sfida del nostro tempo l’impegno e il movimento contro i cambiamenti climatici devono diffondersi, radicarsi sul territorio e diventare sempre più “popolari”.

Gli impegni e le proposte della Coalizione Clima

 

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